Giancarlo Piranda, percorsi nell'Arte italiana del '900

Biografia - Itinerario di arte e di vita

 

Giancarlo Piranda Nasce a Roma il 13 ottobre del 1922, compie studi liceali classici ed universitari nelle Facoltà di Lettere e di Architettura della sua città. Nel 1960 cambia la sua firma d'arte, assumendo il cognome della nonna Adele, in omaggio ai Piranda grandi maestri vetrai del '700. Molte opere precedenti questa data saranno in seguito rifirmate dall'autore.
Fin da bambino mostra doti eccezionali nel disegno e nella pittura, che coltiva ed affina rapidamente. Nei primi anni della sua attività artistica vive nell'ambito dei grandi maestri della "Scuola Romana". Artista poliedrico e multiforme nei soggetti, nei materiali e nella tecnica, si accosta e partecipa alle principali correnti artistiche del '900, traendone linfa ed ispirazione e maturando uno stile assolutamente originale.


Partecipa a mostre personali e collettive a Roma, in Abruzzo e in Sicilia riscuotendo critiche eccellenti. Riconosciuto tra gli artisti più significativi nella prima metà del secolo, alcune sue opere vengono acquisite dal Gabinetto Nazionale delle Stampe, catalogato accanto a nomi illustri come De Chirico, Guttuso, De Pisis, Pirandello, Scipione, Mafai. Lavora per l'architetto Luigi Moretti e nel 1958 esegue i disegni di cinque grandi pavimenti in ceramica per la "Villa Saracena", a S. Marinella, opera prestigiosa di architettura moderna. Lavora anche con l'architetto Pino Stampini.

 

Ancora giovanissimo, a partire dagli anni '40 e fino agli anni '60, collabora con successo come disegnatore e grafico pubblicando vignette, illustrazioni e reportages su riviste e giornali nazionali: "Domenica", "Città", "La Fiera Letteraria", "Mercurio", "La Comunità", "L'Elefante", "Il lavoro illustrato", "Il Giornale della sera", "Momento sera", "Sicilia", "Wagons Lits", "Rotosei".

 

Enorme la sua produzione pittorica, sparsa in Italia e all'estero, attraverso collezionisti, amatori ed amici. Vastissima anche l'opera grafica, disegni, inchiostri e stampe datati dal 1940 al 2006, in massima parte gelosamente custoditi dalla moglie e in parte acquisiti dopo la sua morte dall'Istituto Nazionale per la Grafica. Numerose le suggestive terrecotte e le splendide ceramiche realizzate a partire dagli anni '70.

 

Un 'Artigiano' così amava definirsi. Incessante prosegue, lungo tutto l'arco della vita, la sua ricerca creativa utilizzando i materiali più svariati, tela, carta, legno, metalli, creta, olio, tempera, acquarello, acrilici, inchiostri, matita, colori a cera e pastelli. Da sempre chiuso di carattere e schivo ai rapporti sociali, ribelle per natura ad ogni forma di convenzione, vive nel susseguirsi degli anni la sua Arte in sofferta ma ricercata solitudine, pago della sua libertà creativa, senza mai cedere a pressioni mondane o tentazioni commerciali.

L'11 gennaio del 2006 il maestro Giancarlo Piranda è mancato all'affetto dei suoi cari e dei suoi estimatori.

 

Nell'ottobre del 2007 l'importante riconoscimento postumo: Giancarlo Piranda è entrato nelle collezioni dell'Istituto nazionale per la Grafica di Roma che ha acquisito 256 disegni e 65 incisioni. L'Istituto, già conservava quattro opere giovanili dei primi anni '40, firmate Giancarlo Gisotti, artista di cui aveva perso le tracce. La nuova rilevante acquisizione recupera alla storia dell'Arte italiana uno dei suoi protagonisti di primo piano.